L'ampliamento dell'impianto comunale di trattamento delle acque reflue di Basilea prosegue: una delle più grandi strutture di depurazione della Svizzera viene potenziata e adattata alle disposizioni del nuovo regolamento federale sulla protezione delle acque. Dopo l'ampliamento dell'impianto da parte di ProRheno AG e delle altre aziende coinvolte, in futuro anche l'azoto e le sostanze organiche in tracce verranno in gran parte rimossi dalle acque reflue. Per questo progetto in un'area al confine tra tre Paesi (Francia, Svizzera e Germania), HUBER fornisce più di 200 chiusini SD7 in diverse versioni, inclusi vari accessori tra cui la griglia anticaduta. Queste attrezzature di alta qualità e di lunga durata hanno la funzione di consentire l'accesso sicuro e affidabile ai pozzi presenti negli impianti di trattamento delle acque reflue.

Progettazioni a partire dal 2008: messa in servizio prevista per il 2024

ProRheno AG aveva deciso già nel 2008 di potenziare l'impianto comunale di Basilea (270.000 abitanti collegati e 520.000 abitanti equivalenti). Questi progetti sono stati trainati soprattutto dal nuovo regolamento federale svizzero sulla protezione delle acque: i responsabili delle politiche hanno infatti riconosciuto che le acque reflue contenevano sempre più microcontaminanti, perché un numero crescente di sostanze finiva nelle acque reflue. Finora questi microcontaminanti non venivano eliminati completamente durante il processo di depurazione.

I costi di investimento ammontano complessivamente a oltre 295 milioni di franchi svizzeri. Per HUBER il valore dell'ordine ammonta a circa 1,1 milioni di euro.